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Tàijíquán e fibromialgia: esperienza didattica

a person having a back pain

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A cura di Antonella Coglitore, Istruttrice II Duan

Che cosa è la fibromialgia

La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani e che colpisce le donne con una frequenza 4/6 volte maggiore che gli uomini. La sindrome può esordire in modo violento e generalizzato o in modo graduale.

Diagnosi

La diagnosi si fa per esclusione in quanto mancano alterazioni di laboratorio e dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce. Ciò ha determinato finora almeno in parte il mancato riconoscimento del Sistema sanitario nazionale. Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi. Grazie a recenti studi è stato possibile rilevare l’esistenza di fattori autoimmuni alla base di questa patologia.

Sintomi

Il dolore, sotto forma di bruciore, rigidità, contrattura, tensione ecc., è il sintomo predominante della fibromialgia.

Altri sintomi caratteristici presenti nella maggior parte dei pazienti sono:

Trattamento   

Le opzioni terapeutiche per la fibromialgia comprendono:

Effetti del tàijíquán

Allineamento posturale, miglioramento dell’equilibrio, aumento nella flessibilità ed estensione degli arti, propriocezione, sensibilità plantare, maggiore ossigenazione, rilassamento ed espansione diaframmatica, riduzione dello stress e bilanciamento emotivo sono i principali benefici prodotti da una pratica costante del tàijíquán;

In particolare la capacità del tàijíquán di fare acquisire al praticante una facilità di rilassamento e di conseguenza una migliore gestione dello stress, è alla base di molte delle sue possibilità di migliorare la salute.

Aumentare la consapevolezza del proprio corpo attraverso movimenti lenti a basso impatto fisico integrati con il lavoro sul respiro e con l’associazione di varie di componenti cognitive, tra cui l’immaginazione visiva, consentono il miglioramento della forza muscolare, della coordinazione, della flessibilità ma anche del sonno, dell’umore, della qualità della vita.

Tre sono gli elementi fondamentali nella pratica del  tàijíquán:

Taijiquan e fibromialgia – Esperienza didattica

Esercizi come il tàijíquán, inducono una risposta globale dell’organismo studiata da Benson e chiamata “Risposta di Rilassamento”, che consente all’intero sistema di passare da un “programma” di tensione e stress ad un “programma” di rilassamento.

Secondo vari studi e ricerche, il tàijíquán può aiutare a controllare e alleviare i sintomi della malattia agendo a livello psico-fisico.

La classe

Costituita da un numero variabile da 4 a 8 persone ha praticato, in presenza e online, da dicembre 2019 a luglio 2020. Le lezioni, della durata di 1h, si sono svolte 1 o 2 volte alla settimana. E’ stata suggerita una pratica quotidiana almeno degli esercizi di base.

Obiettivi

Fasi del lavoro:

Benefici della pratica riportati dalle allieve:

Attraverso una pratica consapevole, finalizzata all’acquisizione di una migliore percezione delle tensioni presenti, attraverso l’uso di una respirazione profonda e dell’introversione della coscienze nell’unione corpo-mente, si è realizzata una maggiore consapevolezza della propria anatomia fisica e di come utilizzare al meglio il proprio corpo, l’attenuazione delle crisi dolorose nelle loro manifestazioni, l’uso, anche nella vita quotidiana, di un respiro profondo e consapevole, un generale miglioramento della sintomatologia delle allieve differenziato in funzione anche dell’impegno nella pratica al di fuori delle sessioni di allenamento.

Bibliografia:

Siti internet consultati:

Antonella Coglitore, istruttrice II Duan di Taijiquan stile Chen Xiaojia della ICXJ. Allieva del Maestro Vito Marino e della Maestra Carmela Filosa.

https://www.facebook.com/antonellacoglitore.taijiquanpalermo

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